Intensity-modulated radiation therapy using TomoDirect for postoperative radiation of left-sided breast cancer including lymph node area: comparison with TomoHelical and threedimensional conformal radiation therapy

Shoko Takano, Motoko Omura, Ryoko Suzuki, Yumiko Tayam, Kengo Matsui, Harumitsu Hashimoto, Hideyuki Hongo, Hironori Nagata, Kumiko Tanaka, Masaharu Hata, Tomio Inoue.

Journal of Radiation Research, 2019, pp. 1–11.

CONTESTO:
L’articolo, pubblicato sul Journal of Radiation Reserch a luglio 2019, fa un confronto tra tecniche di pianificazione per il trattamento della mammella con interessamento dei linfonodi sovraclaveari e compara tre tipi di piani differenti: campi tangenziali (3DCRT); Tomotherapy ad arco (TomoHelical TH); Tomotherapy con campi fissi (TomoDirect TD)
Lo studio tiene conto oltre alla distribuzione di dose e relativa copertura del PTV anche delle dosi agli organi a rischio e tessuti sani.
Con la 3DCRT è difficile ottenere una copertura uniforme del PTV con un risparmio ottimale degli OAR, perché i bersagli variano in profondità e sono vicini agli organi radiosensibili / ai tessuti normali. Rispetto alle tradizionali tecniche conformazionali la radioterapia a intensità modulata (IMRT) offre un’eccellente distribuzione della dose. Di conseguenza la TH migliora la copertura del PTV con un migliore risparmio di organi a rischio (OAR), tuttavia ha lo svantaggio di un aumento della diffusione a basse dosi nel body e soprattutto nel polmone.
I risultati hanno mostrato che entrambi i piani, TD e TH, hanno distribuzioni di dose al target migliori rispetto alla 3DCRT. TomoTherapy ha dimostrato numerosi vantaggi rispetto a 3D-CRT, inclusa la capacità di erogare continuamente radiazioni senza giunzioni di campo.
I piani TD e TH hanno mostrato distribuzioni simili di dose al target, TD però presenta alcuni vantaggi in termini di distribuzione della dose agli OAR rispetto a TH. In primo luogo, TD ha ridotto la diffusione a basse dosi ai tessuti normali. Dallo sviluppo dell’IMRT, la diffusione a basse dosi, rappresentata dalla V5 del polmone, è stata riconosciuta come un importante fattore che prevede la tossicità polmonare, oltre ai convenzionali fattori dosimetrici come la V20 e dose polmonare media. In questo studio, TD ha notevolmente soppresso la V5 rispetto a TH, senza un grande aumento della V20.
In conclusione, rispetto a 3D-CRT e TH, TD fornisce una migliore distribuzione della dose target con un risparmio OAR ottimale per le radiazioni postoperatorie incluso la parete toracica / tessuto mammario residuo in pazienti con carcinoma mammario. TD è stato dimostrato clinicamente accettabile, suggerendo che dovrebbe essere considerato come una modalità di trattamento utile nei pazienti con carcinoma mammario e linfonodi positivi.

COMMENTO AITRO:
Il campione usato per lo studio è basso ma è comunque interessante perché da ancora una volta (diversi articoli pubblicati nell’ultimo periodo vanno in questo senso) una indicazione molto chiara: quando si può per il trattamento della mammella è consigliato l’uso di tecniche standard (3DCRT) o tecniche con modulazione del fascio ma a campi fissi (IMRT statiche o TomoDirect), sconsigliato invece l’uso degli archi modulati.

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