Comparison of butterfly volumetric modulated arc therapy to full arc with or without deep inspiration breath hold for the treatment of mediastinal lymphoma.

Stark A, Bowden J, Lynn R, Hall K, Hudson K, Rato A, Aldridge E, Robb D, Steele F, Brady J, Mikhaeel NG.

Radiat Oncol. 2018 Dec;129(3):449-455.

CONTESTO:
La radioterapia è ritenuta un trattamento efficace per il linfoma mediastinico ma può indurre effetti tardivi, tra i quali la tossicità cardiaca e lo sviluppo di carcinoma secondario (mammario e/o polmonare). Pertanto, in questo tipo di trattamenti, è di fondamentale importanza cercare di ridurre la dose erogata al cuore, al tessuto mammario ed ai polmoni, in modo da limitare il più possibile la probabilità di insorgenza di effetti collaterali dovuti al trattamento.
In questo studio è stato svolto un confronto tra  la tecnica Volumetric Modulated Arc Therapy (VMAT) ad arco completo ‘Full’ (F-VMAT) e la  tecnica VMAT ad archi non-coplanari ad angolo limitato ‘Butterfly’ (B-VMAT).
Su un campione di 20 pazienti con linfoma mediastinico (5 uomini e 15 donne), sono stati predisposti dei piani F-VMAT e B-VMAT.
Durante la fase di pianificazione, sono state utilizzate per tutti i 20 pazienti sia TC acquisite in respiro libero (FB) che in inspirazione profonda forzata (DIBH). L’obiettivo principale della pianificazione era quello di mantenere una copertura del PTV (Planning Target Volume) comparabile tra tutti e quattro i piani (F-VMAT FB; B-VMAT FB; F-VMAT DIBH; B-VMAT DIBH) di ogni singolo paziente e ridurre il più possibile le dosi agli organi sani.
Lo scopo di tale studio è stato quello di valutare i vantaggi della tecnica B-VMAT rispetto a quella F-VMAT e stabilire se l’acquisizione della TC di pianificazione, ed il conseguente trattamento dei pazienti, in DIBH potesse rappresentare un ulteriore vantaggio.
I risultati, che sono stati ottenuti prendendo in considerazione l’homogenity index (HI) e il conformal number (CN) oltre alle dosi agli OAR,  mostrano che la tecnica B-VMAT ha consentito di ridurre significativamente le basse dosi ai polmoni (in particolare fino ai 10 Gy), mentre la F-VMAT si è rivelata migliore per dosi polmonari più elevate ( tra i 20 e i 30 Gy).
L’utilizzo della TC in DIBH ha ulteriormente aumentato il risparmio di dose ai tessuti polmonari per entrambe le tecniche di pianificazione.
La tecnica B-VMAT pianificata sulla CT in inspirazione profonda ha permesso di raggiungere la dose polmonare media più bassa.
Lo studio ha inoltre mostrato che nei trattamenti in FB, le dosi erogate al cuore risultano essere leggermente più alte con la tecnica B-VMAT.
Infine, è stato dimostrato che il trattamento dei pazienti in DIBH può ridurre significativamente la dose erogata al cuore.

COMMENTO AITRO:
Da una analisi di tale studio possiamo affermare che la tecnica di pianificazione B-VMAT e il trattamento dei pazienti in DIBH sono entrambi efficaci nel ridurre le dosi degli organi a rischio nel trattamento del linfoma mediastinico senza compromettere la copertura del volume di trattamento.

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