Patrizia Cornacchione, Luca Tagliaferri, Andrea D’Aviero, Antonella Ciabattoni, Carmela Galdieri, Vitaliana De Sanctis, Francesco Fellin, Sergio Gribaudo, Daniele Lambertini, Maria Antonietta Gambacorta, Barbara Alicja Jereczek-Fossa, Vittorio Donato, Andrea Vavassori
J Contemp Brachytherapy. 2021 Dec;13(6):599-604.
La radioterapia interventistica (brachiterapia e radioterapia intraoperatoria), da sola o in combinazione con altri trattamenti (radioterapia a fasci esterni, chirurgia, chemioterapia, ipertermia, ecc.), rappresenta un’opzione per somministrare un’elevata dose di radiazioni a un target ben definito, con risparmio dei tessuti sani. In considerazione al numero sempre crescente di unità di radioterapia interventistica (IRT), potrebbe rivelarsi fondamentale approfondire la struttura dei team coinvolti, cercando di capire il tipo di professionisti necessari, e il livello di competenza richiesto, in base a ciascun profilo professionale. Negli ultimi due decenni, i tecnici di radioterapia (RTT) hanno aumentato le proprie competenze e capacità per gestire l’aggiornamento tecnologico, le tecniche personalizzate ad alte prestazioni e l’evoluzione della tecnologia informatica. Allo stesso tempo, al fine di acquisire nuove abilità e competenze, la formazione dei tecnici si è evoluta, ma può ancora essere giustificata una migliore formazione pratica e teorica nelle procedure di radioterapia interventistica. Lo scopo di questo documento è quello di delineare un quadro generale del ruolo dei tecnici di radioterapia nelle unità IRT, con particolare attenzione alla brachiterapia, per comprendere la pratica professionale attuale e concentrarsi sullo sviluppo di un team multiprofessionale di radioterapia interventistica. Al fine di comprendere meglio il livello di istruzione e formazione degli RTT, è stato considerato il curriculum di base della Società Europea di Radioterapia Oncologica (ESTRO). L’Associazione Italiana dei Tecnici di Radioterapia e Fisica Medica (AITRO) e l’Associazione Italiana di Radioterapia e Oncologia Clinica (AIRO), hanno sviluppato un sondaggio di 16 domande utilizzando la piattaforma online SurveyMonkey. Il gruppo di studio ha inviato l’indagine attraverso un elenco di contatti AITRO dei tecnici di radioterapia appartenenti ai diversi centri italiani. Il sondaggio è stato disponibile online per quattro settimane ed era necessario rispondere a tutte le domande per evitare dati incompleti o parziali. L’indagine era suddivisa in tre diverse sezioni, così sintetizzate:
- Sezione 1: Informazioni di base (domande 1-3)
Affiliazione e tipo di gestione dell’ospedale: ad esempio, ospedale pubblico (appartenente al Servizio sanitario nazionale), ospedale privato accreditato (che eroga servizi sanitari per conto del Servizio sanitario nazionale), ospedale privato o ospedale universitario.
- Sezione 2: Ruolo di RTT nelle unità IRT (domande 4-9)
Lo scopo di questa sezione era chiarire il ruolo di RTT nei team multiprofessionali IRT, concentrandosi sul coinvolgimento nelle procedure e sulla formazione richiesta.
- Sezione 3: Informazioni di base sul team IRT e sul tipo di lavoro (domande 10-16)
Le domande sono state definite per fornire informazioni sull’organizzazione del team, sugli operatori sanitari coinvolti e sui tipi di trattamenti brachiterapici eseguiti.
Un totale di 37 su 105 (36%) tecnici dei centri italiani di radioterapia hanno completato il sondaggio online e hanno risposto ai questionari nell’arco di un mese. Le risposte pervenute hanno rappresentato il 65% delle regioni italiane. La maggior parte degli RTT ha iniziato a lavorare negli ospedali pubblici non universitari (35,14%) o negli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) (40,54%). Più del 50% degli RTT ha lavorato negli ospedali, dove è stata eseguita la IRT intesa come brachiterapia. Quasi il 50% delle risposte ha coinvolto personale RTT dedicato all’IRT, con partecipazione attiva a tutte le fasi del trattamento. Il numero di RTT assegnati al servizio IRT variava da 1 (40,9%) a più di 3 (18,18%) . Il 61,3% del personale RTT assegnato alle unità IRT non ha ricevuto una formazione specifica in loco negli ospedali, mentre l’86,2% degli intervistati ha suggerito che la formazione universitaria potrebbe non essere sufficiente per lavorare in IRT. Le tecniche utilizzate nei servizi di brachiterapia includevano IRT ad alta dose (HDR) (69,2%), a bassa dose (LDR) (42,3%) e pulsata (PDR) (15,4%).
Commento AITRO
Questo studio si rivela interessante in quanto può essere utilizzato per promuovere iniziative future, che potrebbero portare a un nuovo e maggiore coinvolgimento dei tecnici di radioterapia nei centri IRT. Lo studio evidenzia che gli RTT esercitano il loro ruolo professionale in diverse modalità di trattamento IRT. Oltre ad avere le competenze necessarie per la verifica delle qualità delle apparecchiature, gli RTT collaborano con il medico radioterapista e gli infermieri, assistendoli durante le diverse procedure interventistiche. Inoltre, gli RTT sono fondamentali nella fase di pianificazione delle procedure e nella gestione degli appuntamenti dei pazienti, ottimizzando l’orario delle sale operatorie. È necessario un approccio multidisciplinare e multiprofessionale per garantire procedure interventistiche di alta qualità. L’implementazione di nuove tecnologie per stampi personalizzati, tecniche di imaging e procedure chirurgiche avanzate è possibile solo in un contesto multiprofessionale. Un approccio centrato sul paziente è essenziale per fornire un trattamento sicuro, in particolare per i pazienti anziani o con comorbidità. Per questo motivo, i centri di oncologia interventistica potrebbero avere un ruolo importante nella ricerca clinica. Corsi di aggiornamento specifici possono essere la chiave per incoraggiare la collaborazione tra i diversi professionisti coinvolti all’interno dei team IRT, aumentando così il valore aggiunto di ciascuno di essi, al fine di migliorare i trattamenti personalizzati e centrati sul paziente.