Hoffmann Lone; Holt Marianne Ingerslev; Knap Marianne Marquard; Khalil Azza Ahmed; Møller Ditte Sloth
Radiotherapy and Oncology, 2015, 116, 1, 64-69
OBIETTIVI E METODI
Scopo dello studio è quello di determinare una strategia che possa essere utilizzata per verificare la posizione dei linfonodi utilizzando le immagini generate dai sistemi CBCT. Il gruppo comprende 40 pazienti affetti da tumore del polmone, trattati con chemio-RT radicale. Ventisei (NSCLC) trattati con 60-66Gy in 30-33 frazioni e i restanti 14 (SCLC ) trattati con 45Gy in 30 frazioni, 10 frazioni a settimana.
Gli autori descrivono chiaramente e in dettaglio i metodi di delineazione e di matching utilizzati in questo studio. Sono stati individuati strutture surrogati, visibili su CBCT, all’interno di 2cm da ogni stazione linfonodale. In totale, sono stati analizzati 1233 scansioni CBCT valutando nei match, gli spostamenti (nelle tre dimensioni) dalla struttura individuata come repere. In aggiunta ai match, tra ogni CBCT e CT, è stata fatta una ulteriore valutazione co-registrando la CT di pianificazione con una CT acquisita tra la frazione 10 e 20. Un confronto tra i dati degli spostamenti delle comparazioni CBCT-CT e CT-CT sono stati utilizzati per validare i risultati ottenuti sulle CBCT.
RISULTATI
Il confronto dei risultati dei match tra CT-CT e CT-CBCT hanno mostrato deviazioni accettabili 0,5 millimetri +/- 0,3 millimetri, confermando così la validità dell’utilizzo della CBCT per lo scopo. Comunque, un aspetto importante da considerare è che, la riduzione di volume tumorale e delle stazioni linfonodali durante il trattamento, è un aspetto che potrebbe alterare il confronto e può introdurre variabilità inter-osservatore durante la co-registrazione delle immagini. Tali riduzioni si sono osservate nel GTV primario e nei linfonodi, dopo 20 frazioni, sia per NSCLC che nel SCLC nelle diverse diagnosi e nelle differenti radio-chemio terapie somministrate. Nello studio si sono presentate difficoltà ulteriori quando il GTV, come può accadere, subisce riduzioni non uniformi, complicando le procedure di match.
Si è quindi concluso che permane un livello di incertezza quando si utilizzano surrogati nelle co-registrazioni delle immagini sulle CBCT, quindi è importante per i centri di RT, includere un margine sufficiente a compensare queste incertezze.
Commento AITRO
Spesso i TSRM sono coinvolti, in varia misura e con differenti modalità, nella valutazione dell’imaging IGRT.
L’importanza di questo articolo risiede, quindi, nella necessità di sviluppare strategie che migliorino l’utilizzo di imaging a basso contrasto, come, appunto, le CBCT, quando si devono verificare, come in questo caso, la posizione di tessuti linfonodali al di fuori del target primario, strategie che valutano i surrogati dei tessuti molli. Strategie al cui sviluppo anche gli RTT possono dare il loro contributo professionale e di esperienza quotidiana.
Inoltre, questo articolo evidenzia le deviazioni nello spostamento dei in LN e identificando queste deviazioni e, le loro conseguenze, ogni centro di RT, può valutare l’appropriatezza dei margini e le tecniche di radioterapia adattiva che possono essere utilizzate.